Come è nata la Didattica a distanza – La scelta di imparare insieme e sempre

Come è nata la Didattica a distanza – La scelta di imparare insieme e sempre

Come è nata la Didattica a distanza – La scelta di imparare insieme e sempre

A seguito della chiusura degli istituti scolastici per la diffusione del COVID19, il primo pensiero della Dirigente e del corpo docenti dell’Istituto Sabinianum è stato quello di non perdere il contatto con i propri studenti, di “Guardarsi negli occhi per riprendere e salvaguardare una relazione”, centro del nostro essere scuola.

È stato proprio riconoscendo fin da subito l’unicità del contatto potente dello “sguardo” che ha potuto aver inizio questa avventura, indubbiamente difficile, ma da attraversare mantenendo attiva una pluralità di visione: guardando oltre per tornare insieme passato il pericolo; guardando dentro noi stessi riconoscendo le paure e i limiti che ci rendono tutti uguali; guardando dentro questa situazione per imparare a viverla con l’aiuto gli uni degli altri; ma anche guardando attraverso di essa, per intravedere se, con una lente diversa, un modo nuovo di stare insieme, di vivere la nostra vita e i nostri sentimenti possa esistere.

In un clima di consapevolezza riguardo alla criticità del momento, ma con uno sguardo pieno di entusiasmo e di caparbietà, Dirigente e Docenti per primi hanno valutato e sperimentato la funzionalità degli strumenti già in loro possesso e di quelli assolutamente mai utilizzati prima. Lo hanno fatto in un primo collegio docenti avvenuto il 2 marzo 2020, rigorosamente on-line, collegandosi in videoconferenza tramite la piattaforma GoToMeeting. I materiali di lavoro e le comunicazioni con le famiglie continueranno a viaggiare tramite il già collaudato registro elettronico, mentre l’itinerario dello sguardo proseguirà con la proposta di videoconferenze quotidiane con gli alunni. Al corpo docenti, pioniere del nuovo modo di fare scuola, spetta il compito di trovare differenti strategie per coinvolgere e motivare gli studenti, seguendo la regia dell’insegnante tutor di classe.

Deliberati questi accordi, secondo la procedura ufficiale del voto (unanime) nel collegio docenti, ha avuto inizio, dalla giornata successiva, la pratica della Didattica a distanza.

Dal 3 marzo è stato subito possibile tornare a vedere i ragazzi, tutti presenti sullo schermo a formare un “caleidoscopio di sorrisi”, raccogliendo i commenti e le interazioni positive che la novità dell’incontro on-line ha destato tra gli alunni. I più piccoli poi, un po’ stupiti, un po’ imbarazzati, un po’ curiosi, tutti sicuramente contenti di rivedersi, sono stati visibilmente rincuorati alla vista dei loro insegnanti e del, pur virtuale, “spazio classe”. E dopo i primi momenti di scambio di pensieri e di conoscenza del nuovo strumento iniziano i lavori!

La programmazione delle lezioni viene riadattata alle esigenze del momento, discutendo inizialmente della prima materia che la scuola deve essere in grado di affrontare: la “vita”. Si tratta il tema del virus addentrandosi nelle materie scolastiche, facendo della realtà una disciplina da approfondire e studiare. In tutti gli incontri non manca mai il momento della preghiera spontanea, della condivisione delle esperienze di queste giornate passate in lontananza, delle emozioni fluttuanti che il periodo così anomalo genera in noi.

Certo, il computer non potrà mai sostituire la relazione umana, “non è la stessa cosa e non potrà esserlo mai: in questi giorni sentiamo, come insegnanti, la nostalgia dei ritmi scanditi dalla campanella, dei volti assonnati e dei volti appassionati; rivorremmo tornare all’interno dei confini dello spazio classe per accorgerci ancor più che la scuola deve essere uno spazio aperto al mondo e dal quale il futuro del mondo dipende”, ma trasformare i limiti in opportunità è una sfida che accettano volentieri i professori del Sabinianum. Basta cambiare un po’ la prospettiva, adattarsi a una nuova visione. Con un computer si può fare molto: condividere lo schermo e lavorare insieme su un documento condiviso, guardare dei video tratti da contenitori straordinari di sapere (Treccani, RaiScuola e RaiStoria solo per citarne alcuni), interagire per creare dei Digital Storytelling (che fascino le storie!), ascoltare delle canzoni, leggere poesie per scovarne insieme i significati profondi. 

Gli incontri on-line, per la scuola secondaria di primo grado, ricalcano l’orario scolastico effettivo: dalle 8 alle 13. Durante il pomeriggio, inoltre, gli studenti possono liberamente usufruire del sostegno e dell’aiuto dei professori in uno sportello di approfondimento, attivo dalle 14 alle 16 di ogni giorno. Per la scuola primaria l’orario delle videoconferenze è proporzionato all’età e alla minor capacità di attenzione prolungata nel tempo, si sviluppa quindi in due ore mattutine, intervallate da un primo momento di lancio dell’attività ed una fase successiva più operativa. Un’ora pomeridiana è stata aggiunta anche per i più piccoli: dalle 14 alle 15 si rivedono insieme le attività svolte.

Le famiglie dimostrano di rispondere prontamente alla proposta come elemento positivo e attivo dell’alleanza educativa: avendo percepito con chiarezza lo spirito della comunità educante, partecipano anch’essi con entusiasmo e speranza alla nuova fase educativa. Regolarmente la scuola comunica ai genitori, tramite registro elettronico, i link attraverso cui accedere alle videoconferenze quotidiane, che si svolgono secondo l’orario scolastico, e un documento in cui il tutor di classe riassume gli argomenti che verranno affrontati giorno per giorno, gli obiettivi didattici e gli eventuali materiali integrativi.

 

“Il ritrovare la quotidianità dell’incontro, seppur attraverso il web, è stato un elemento-chiaveè stato come se il vuoto determinato dalla chiusura di un “servizio”, fosse stato riempito dalla presenza di un valore: imparare insieme e sempre.”

In questa prospettiva la comunità del Sabinianum rivolge il suo sguardo vitale al futuro.



Loading