Giornata del Ricordo – 10 Febbraio

Giornata del Ricordo – 10 Febbraio

In occasione della Giornata del Ricordo di Lunedì 10 Febbraio 2020, i ragazzi della classe III –  SSIG Vincenza Poloni hanno letto un testo davanti la lapide del ricordo alla presenza delle Associazioni d’arma e dell’amministrazione comunale. Ai presenti hanno distribuito alcune cartoline “per non dimenticare”.

Quando ci siamo documentati riguardo la storia italiana delle foibe, abbiamo letto molte testimonianze sulle vittime delle atrocità titine. Una ragazza, in particolare, ci ha colpito per la violenza atroce che ha subito: si chiamava Norma Cossetto. A lei abbiamo scritto una lettera, che ora vi proponiamo.

Cara Norma,

leggendo la tua storia di violenza ci siamo chiesti cosa hai provato in quei momenti di disperazione. Non vogliamo neanche immaginare quando difficile e umiliante sia stato subire violenze fisiche e morali da parte dei partigiani di Tito. Ci fa stare ancora più male sapere che  hai sofferto ingiustamente, senza aver fatto nulla di male e  solo perché eri italiana. Quanto sarà stato orribile vedere da un giorno all’altro la morte, nel modo in cui l’hai subita tu? Eri troppo giovane per ciò che ti ha riservato la crudeltà dell’uomo. 

La medaglia d’oro che ti è stat assegnata, ha un significato importante cioè quello di far ricordare a tutti noi la tragedia che ha colpito l’Istria e la Dalmazia e commemorare anche il tuo coraggio di giovane italiana. 

Anche se, in verità, noi ragazzi pensiamo che neanche una medaglia possa riparare quello che è stato fatto a te e alla tua famiglia e anche a a tanti altri.

La  vita é un dono prezioso e ciascuno dovrebbe poterla vivere al meglio: tu però non ne hai avuto la possibilità. 

Ti ricordiamo con tristezza ma anche con affetto, le ragazze e i ragazzi di classe III Poloni.

Leggendo le fonti storiche ci siamo resi conto che solo pochissimi sono stati gli uomini e le donne sopravvissuti alla pulizia etnica attuata da Tito negli anni ‘40. Abbiamo quindi immaginato di poter sentire dalla voce di una delle vittime quali possono essere stati i  pensieri di una donna durante questi attimi di vita terribili. Abbiamo allora scritto un’intervista impossibile tra un giornalista e una immaginaria donna vittima delle foibe.

(G= giornalista V=vittima)

G) Un evento catastrofico ha colpito la popolazione italiana nel 1945: migliaia di persone italiane sono state uccise nelle foibe, per la sete di vendetta del maresciallo Tito. Oggi siamo qui per intervistare una delle vittime delle foibe: buongiorno.

V) Buongiorno a voi

G) Ci può spiegare che cosa faceva prima di essere catturata?

V) Ero una scrittrice di libri: scrivere era la mia grande passione. Avevo anche due bambini. Mio marito, invece, fu preso prima di me e morì. I nostri figli erano ancora piccoli.

G) Posso farle un’altra domanda?

V) Sì, però fate in fretta: la mia anima deve riposare

G) Cosa ha provato mentre sentiva il vento della caduta, nelle tenebre della foiba, sfiorare la sua pelle? 

V) Ero disperata: sentivo l’aria che fischiava nelle mie orecchie e pensavo ai miei bambini.

G) Perché è stata uccisa?

V) Perché ero italiana.

G) Grazie, adesso la facciamo riposare in pace. Ricordiamo questo giorno non solo per i morti, ma anche per tutti noi perché non possiamo dimenticare ciò che è accaduto e onorare coloro che hanno vissuto queste terribili momenti, senza essere aiutati. 

Vi lasciamo ora una piccola immagine creata da noi perché ogni giorno possa essere il Giorno del ricordo. I nostri compagni passano tra di voi per lasciarvi questo segno.



Loading